Fatto costruire agli inizi del Settecento dalla famiglia Pozzobonelli, fu questa la residenza di Silvio Pellico durante il periodo che trascorse ad Arluno come precettore dei figli del conte Luigi Porro Lambertenghi nel 1816. Successivamente, la residenza passò a Francesco Prada ed ai padri rosminiani che ne fecero un centro di studi religiosi, perdurando in attività sino al 1860 quando il neo comune di Arluno acquistò il palazzo per farne la sede degli uffici comunali e della scuola elementare del paese. Nel 1925 la struttura passò al Cotonificio dell'Acqua che ne farà l'abitazione dei dipendenti della ditta stessa.
La struttura è articolata sull'ingresso gettante sul corso principale tramite un portone a botte dei tre originariamente presenti nel complesso. Oltrepassato l'ingresso si accede ad un piccolo cortile porticato che si apre con una struttura a "U" con una decorazione a fasce di intonaco in rilievo che contribuiscono a dare suddivisione e movimento alla facciata della struttura. Nella facciata a sud che dà sul parco di piazza Europa, è presente una meridiana, e su tutta la struttura campeggia una torretta panoramica, un tempo usata anche come piccionaia.